Aggiornamento& Rilfessioni Sabato 06-06-20

Milano 06/06/2020 ore 8:30

Borse in festa, nuovi record sui listini americani ed europei. Il Nasdaq sfonda il tetto del 20 Febbraio scorso, che poche ore prima dell'inizio del crollo dei mercati registrava un max in area 9756 punti, livello che ieri è stato decisamente abbattuto. 

Come niente fosse, i mercati hanno rimesso indietro le lancette di 15 settimane. In neanche quattro mesi, l'indice tecnologico non solo è tornato sui livelli precedenti, ma li ha ritoccati al rialzo. Lo Standard & Poor's 500 torna a girare in area 3200 punti, il max che avevo indicato il 12 Marzo a tutta la mia community, in pieno crollo dei mercati, come possibile swing da raggiungere nell'arco di tre mesi da allora.

La mia era un'indicazione di massima, ed in fondo neanche io credevo potesse verificarsi in così poco tempo. 

Invece siamo di fronte ad uno scenario che va oltre le più rosee aspettative. Una salita così forte in un lasso di tempo relativamente breve, è qualcosa a cui anche i più esperti e navigati avevano mai assistito. Questa mattina a mercati chiusi, registriamo un incremento in termini percentuali che spazia dal +47% dell'indice SP500 al +55% del Dax, rispetto ai minimi di Marzo. È il rialzo più forte di tutti i tempi nel giro di poco più di due mesi di contrattazioni.

Stupiti? Sorpresi? Decisamente si. 

Disorienta un pò leggere questi numeri se messi in rapporto all'andamento attuale dell'economia reale. Il Mondo si appresta a conoscere un rallentamento economico che in termini percentuali supererà di gran lunga anche lo shock finanziario del 2008. Un PIL mondiale in forte decrescita, che aumenta in negativo, se contesutalizzato al Vecchio Continente. La BCE solo l'altro giorno ha aggiornato le stime con una previsione del -8% sul PIL europeo. In Italia andrà peggio, e non poco. Nei prossimi mesi anche da noi si verificherà quanto è accaduto negli States. Milioni di disoccupati, una volta terminate le varie forme di sostentamento quali cassa integrazione, bonus, sconti fiscali e tante altre misure messe in campo dai singoli Paesi. Faremo un passo indietro deciso, che in molti non hanno ancora brn compreso. C'è da pensare alla distanza tra un ombrellone e l'altro in spiaggia ed alla ripresa del campionato di calcio. Prosepettive. Punti di vista differenti.

Bce, posti di lavoro, Peep, inflazione, rallentamento economico, Nfp, Fed. Il piatto è ricco, e stavolta mi ci ficco con più diffidenza del solito. Da metà Marzo abbiamo comprato a piene mani. Titoli italiani in gran quantità in un momento in cui nessuno li voleva, ed abbiamo portato nelle nostre casse un deciso incremento dei profitti. Abbiamo comprato indici quando nessuno li voleva, sembra che neanche Warren Buffet si sia seduto al tavolo per fare acquisti a prezzi di saldo. Noi, da fine Marzo ci siamo esposti quasi esclusivamente al rialzo. A conti fatti ho comprato da quando il FtseMib gravitava sui minimi in area 15mila fin sopra 18200 punti.

E poi, sul finire di questo sprint rialzista ho anticipato i tempi. Le mie analisi avevano messo in previsione un periodo di ribasso a partire dalla fine di Maggio, per facilitare un ritraccio da sfruttare nuovamente come carica da long. Ed invece mi sono sbagliato. Riconosco l'errore e mi lecco le ferite. Piccole, superificiali per fortuna. Guardo agli ultimi mesi. Dall'inizio dell'anno ad oggi c'è spazio solo per il verde, con alcune sfumature rosse sul lato azionario, riferito esclusivamente alle azioni italiane.

Le esposizioni sugli indici e sul comparto commodities invece non conosce rallentamenti. Li è stato anche più semplice seguire i rialzi. Ma questa è un'altra storia.

Il servizio Scelta Vincente al momento ha in attivo nel suo portafoglio due titoli: Terna ed Enel.

Il primo chiude la settimana sul nostro livello di ingresso, dopo alcuni giri al rialzo. La prestazione del titolo nelle ultime settimane è stata nettamente positiva, ma cede il passo nelle ultime due giornate, ed una discesa verso il nostro primo target sembra essere alla portata. 

Per il secondo titolo, Enel, si resta ancora esposti, con una chiusura settimanale che bacia il nostro stop loss. 7.57/7.58 €.

Il ritraccio dei mercati, quanto meno lecito dopo l'ultima sparata, è ritardato rispetto alle mie analisi. Dunque su entrambi i titoli restiamo in posizione di vendita, con un occhio particolare su Enel, che potrei decidere di chiudere prima rispetto al primo target indicato.

Ci stiamo avvicinando alla fase più difficile del mercato. Il target indicato il 12 Marzo, quello grosso e quasi insperato dei 3200 punti di SP500 è stato raggiunto con un nuovo massimo storico per il Nasdaq che si è letteralmente trascinato dietro gli europei, Dax (sotto la resistenza settimanale dei 12900/13000 punti) ed il nostro FtseMib che nell'ultima settimana è volato con un +11% di incremento in quest'ultima ottava.

Un ritraccio dei mercati per caricare nuovamente il colpo. Il quadro tecnico, fin qui, a meno di nuovi sconvolgimenti, parla una sola lingua. Quella rialzista, e quindi anche noi torneremo a cavalcare il toro, come fatto (quasi) in solitaria da metà Marzo per oltre due mesi.

I milioni di disoccupati? Il rallentamento economico? Il ritorno delle tensioni tra Cina ed Usa? Le elezioni americane? I trattati per la Brexit? Il Pil europeo in netta discesa? 

Rimbombano queste domande, i dubbi, le incertezze e le paure nelle testa di tutti. Compresa la mia. Ci mancherebbe.

I fondamentali dicono un'altra cosa. Ci inidicano di vendere ed anche pesantemente, soprattutto ora che siamo sui massimi relativi. 

Vero. Non posso contraddirvi. 

Ma la Bce e la Fed, hanno elargito fondi in enormi quantità. E continueranno a farlo. Ed allora i grandi investitori possono (quasi) solo comprare, perchè i bond molto probabilmente avranno sempre meno appeal nei prossimi mesi ed anni. La "japanification" continuerà a fare scuola e dettare legge.

Un unico dubbio mi rapisce. Quanto sarà profondo il prossimo ritraccio, e se si trasformerà in qualcosa di più. Un nuovo affondo dei mercati è da inglobare nella mia analisi e trova il giusto spazio di manovra. Non sotto i minimi di Marzo. Quelli potrebbero restare imbattuti per chissà quanto tempo.

Mi avvalgo della facoltà di sbagliare, indicando nuovi massimi storici sugli indici americani, sul Dax, ed un ritorno in area 24mila punti per Piazza Affari nel medio periodo. Entro la fine dell'anno? Nel 2021? 

Sinceramente evito di indicare una data più o meno precisa. Sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Ho dato più volte indicazioni esatte. Stavolta attendo qualche battuta in più prima di espormi.

Il 19 febbraio di questo 2020 ci siamo posizionati in vendita. Avevo indicato uno stop alla salita dei mercati, proprio sui massimi storici. Immaginavo una pandemia? Certamente no. Ma un deciso ritraccio dei mercati si.

A metà Marzo parlavo di un affondo sotto 2500 di SP500 che avrebbe rigenerato gli indici, proiettandoli a stretto giro in area 3200 punti.

Ed abbiamo cavalcato i trend prima al ribasso, e poi al rialzo.

Questo ciclo di forte rialzo ci ha rallentati per due settimane consecutive. Guai a sbagliarsi ancora. Si rischia di peredere il prossimo treno, e sinceramente sono il primo a volerci salire di nuovo sopra. Ma dobbiamo prendere le giuste precauzioni. Distanze di sicurezza, come nella vita di questi giorni.

Non affrettiamoci a voler fare profitto a tutti i costi. Lo faremo, possibilmente, quando arriverà il tempo giusto.  

Mi sono concesso più spazio oggi, rispetto alle classiche comunicazioni. Ma l'ho fatto perchè conosco il comparto retail. Ed in molti, quasi l'85% (dati alla mano) hanno venduto il mercato costantemente per tre mesi, senza un reale motivo tecnico. Il grafico indicava di acquistare e ripeto, fortunatamente, lo abbiamo fatto. 

Al tempo stesso, mi permetto di suggerirvi di non comprare dalla prossima settimana. Gli indici "un pò tirati" adesso lo sono davvero. Aspettiamo un ribasso dei mercati. L'ideale per  il FtseMib sarebbe un ritorno in area 18300/18500, ma potrebbe essere solo una condizone ideale che invece non si verificherà nelle prossime settimane, con un trend al rialzo e meno pause di consolidazione rispetto a quanto il manuale della tecnica invece insegna.

Vedremo. Al solito.

vi lascio con appuntamento a Martedì, con il classico webinar delle ore 10:30.

vi auguro uno splendido weekend. 

ing. Giorgio Pallini

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