BPER respinta dalla resistenza dinamica. Profitto sullo SHORT +3,7%

BPER si muove da quasi un anno in una fase di congestione compresa con buona approssimazione tra il supporto dei 4,10 euro e la resistenza dei 5,00 euro per azione, con escursione massimale nell'intorno dei 5,30 euro nel maggio del 2017 e minimale a 3,808 nel novembre scorso. Il titolo ha registrato una forte volatilità a partire da ottobre 2017 e ha configurato  un triangolo simmetrico, con vertice 4,35 euro, completato al rialzo a seguito del breakout dei 4,60 euro nelle scorse sedute. La resistenza dinamica ribassista primaria che parte dai massimi relativi di inizio 2017 passava nei giorni scorsi a ridosso di 4,90 euro, e il titolo si trovava già da diverse sedute in ipercomprato a causa dell'impulso rialzista a partire da gennaio 2018. Per questo motivo ci aspettavamo una battuta d'arresto di BPER e nel report operativo n°221 di lunedì 29 gennaio 2018 si suggeriva di aprire una posizione SHORT (vendita allo scoperto) su BPER posizionandosi sul book al prezzo di 4,84 euro per azione. Il titolo ha confermato la resistenza dinamica a 4,90 euro, segnando un massimo a 4,889 euro, e poi ha cominciato a indebolirsi. Nella seduta odierna il prezzo è sceso fino ad un minimo di 4,662 euro, livello al quale registriamo un profitto lordo sulla posizione pari al +3,7% circa. Manteniamo lo SHORT aperto con take profit in ricopertura sopra 4,80 euro, livello al quale bloccheremo in ogni caso un piccolo profitto del +0,8% che ci consentirà di coprire le spese dell'operazione e di non rischiare più nulla. Obiettivi ribassisti che restano fissati a quota 4,60/62 in prima battuta e poi 4,50 euro. 

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